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A.D. Settembre 2001, n°244

"Barocco nell’Orangerie"

Affreschi illusionistici di pittoresche rovine decorano un antico edificio nel cuore di Roma.

All’Urbe è dedicato l’atrio dell’appartamento, occupato da una scenografica scala a doppia rampa e interamente dipinto "à rocailles", pittoresche rovine, verzure, ispirandosi ai settecenteschi affreschi illusionistici di Charles-Louis Clerisseau.

Un topolino illusorio si affaccia da uno dei gradini, mentre cascate d’edera accrescono la suggestiva portata teatrale del trompe l’oeil, realizzato dalla famiglia Cardone.

Squarci paesistici fra realtà e fantasia, in un continuo gioco concettuale e immaginario condotto su diversi piani, si svelano lungo il corridoio d’ingresso.

Sempre raffigurato a trompe l’oeil, un vaso China settecentesco in bianco e blu introduce un altro dei temi portanti della casa, le collezioni di ceramica antica.

La scala a doppia rampa porta nella stanza che un tempo era adibita a orangerie.

Le decorazioni à rocailles, le finte rovine, il corridoio, il cancello sullo sfondo e il soffitto dell’orangerie dipinto a cassettoni in trompe l’oeil, sono opera della famiglia Cardone.

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